“Ragionando con alcuni professionisti su cosa significassero la sessualità e l’affettività nei bambini fino agli otto anni, abbiamo capito che esse si costruiscono nella relazione interpersonale, che per loro significa soprattutto vivere bene le emozioni (gioia, rabbia, tristezza, paura, disgusto, meraviglia). E la prima palestra è viverle in famiglia”, spiegano Paolo e Teresa Radere, responsabili del programma Up2Me Bambini. “Per noi è stata una scoperta: pensavamo di dover lavorare orientandoci ai bambini, ma abbiamo capito che dovevamo in primis coinvolgere i genitori”.
Ma com’è nata l’iniziativa di estendere alla fascia 4-8 anni l’esperienza di Up2Me, nata con e per i ragazzi?
La genesi del programma
“Cinque anni fa, seguivamo entrambi le bambine e i bambini del Movimento dei Focolari in provincia di Trento, raccontano Teresa – medico ginecologo con una specializzazione in infanzia ed adolescenza – e Paolo, suo marito, manager aziendale. Spesso vedevamo bambini e bambine che ritornavano a casa dagli incontri senza che i genitori potessero avere un’idea chiara di quanto avevano vissuto. Abbiamo cercato quindi di proporre dei momenti non solo misti tra bimbe e bimbi ma anche con i loro genitori, che giocavano insieme a noi e rimanevano con noi nei momenti di approfondimento. Abbiamo fatto due-tre anni così, ritrovandoci insieme, con bellissimi frutti”. Era un bel gruppo di 50-60 tra bimbi, mamme, papà e qualche nonno. Durante quell’esperienza, si sono resi conto che c’era “una richiesta molto forte dei genitori di capire come comportarsi con i figli, anche riguardo ad argomenti legati alla sessualità, ai quali i bambini sono portati ad interessarsi ad un’età sempre più precoce”.

Intanto a Roma…
Nel frattempo, nel centro internazionale Gen 4, che si occupa dei bambini e delle bambine dei Focolari, matura la convinzione che l’educazione all’affettività si sarebbe dovuta cominciare prima dei 10-12 anni di età, come si faceva sino ad allora con il programma Up2Me, e si comincia a cercare una coppia sposata che se ne possa occupare. E così, appaiono Teresa e Paolo, che si mettono in cerca di esperti che facciano al caso. “Non è stato semplice”, confessano, perché di psicologi dell’età evolutiva 0-8 anni, ad esempio, non ce ne sono molti”. E poi, sottolinea Teresa, “avevamo bisogno di persone che avessero lo stesso sguardo sui bambini”, ovvero, “che non li trattassero come ‘adulti piccoli’, bensì come persone intere e integre, non ancora adulte, che hanno bisogno di svilupparsi ma che hanno caratteristiche e competenze proprie, che poi da adulti perderanno, acquisendone altre, etc.”. Per esempio, sono un dono per gli adulti la capacità di meravigliarsi, la loro necessità dell’altro, e il loro sentirsi “naturalmente” parte della natura. Ma “l’adulto, in genere, non ha questo sguardo”, conclude Teresa.

Si forma un’equipe…
Condividendo i loro pensieri a riguardo, Paolo e Teresa trovarono una psicologa, due maestre elementari, una pedagogista, un art-counsellor, un pediatra, una filosofa e un papà, tutti con specializzazioni riguardanti l’età 0-8 anni. L’approccio multidisciplinare era necessario perché in questo stadio di crescita, i bimbi vivono ciò che esperimentano “a 360 gradi”. La corporeità, le emozioni, i ragionamenti e i rapporti sono, in un certo senso, un tutt’uno.
È nato così un percorso che esplora appunto questi campi, guardando il bambino nella sua integrità ed interezza, partendo da attività ludiche ed educative vissute insieme da figli e genitori, con momenti solo per mamma e papà, nei quali si forniscono competenze che li aiutano a comprendere i comportamenti dei figli e ad accompagnarli. Grazie a stimolanti “compiti a casa” poi, i genitori hanno la possibilità di dedicare tempo di qualità ai loro figli permettendo loro di interiorizzare gli apprendimenti in momenti preziosi di condivisione familiare.
Ma Up2Me Bambini “non è un prodotto in scatola”, precisa Paolo, “è adattabile alle necessità e caratteristiche del gruppo”, secondo l’ambiente culturale del luogo ed altri fattori.
…e comincia Up2Me Bambini
Partono così le prime esperienze, dapprima con il “gruppone” trentino e poi anche a Bolzano e a Siviglia, in Spagna. Esperienze queste che si devono interrompere a causa della pandemia del covid-19, e che ora stanno per riprendere. Grazie alla recente scuola per tutor online, altre 4 coppie italiane, altrettante spagnole si sono formate come facilitatori per Up2Me Bambini, e prima possibile cominceranno questo entusiasmante percorso con nuovi gruppi locali di bambine e bambini.


Che cosa “fa” Up2Me Bambini
La dottoressa Mabel Bianconi, laureata in scienze dell’educazione specializzata in pianificazione, ricerca e valutazione nel campo educativo, spiega così l’innovativa esperienza:
“Up2Me Bambini vuole offrire un itinerario per la formazione integrale del bambino alla sessualità, affettività ed emotività sviluppando anche la sua innata dimensione interiore. Prevede un’articolazione con i corsi per ragazzi generando una esperienza graduale che mette in moto tutte le dimensioni della persona-relazione partendo della visione antropologica che è alla base di una spiritualità di comunione. In tutte le tappe della vita i rapporti relazionali sono al centro dello sviluppo personale e comunitario, ma nell’infanzia i vincoli familiari sono lo zoccolo nella costituzione dell’identità della persona, sono alla base di tutto il percorso della vita.
Nel percorso di Up2Me Bambini, i piccoli sono protagonisti del loro proprio sviluppo integrale mettendo in azione la loro capacità di meravigliarsi, di giocare, di fare gesti concreti per il bene degli altri. Gli adulti si arricchiscono acquistando uno sguardo più aperto sull’infanzia e consapevolezza del proprio ruolo per offrire ai bambini le condizioni di sicurezza, di ascolto empatico, di limiti chiari, che sviluppano quel marchio di libertà che rende possibile la crescita nell’Amore, che genera comunione, sviluppa il bene d’ogni persona, della società”.
Come si struttura il programma
- 10-12 sessioni di circa 2 ore 30’, a intervalli di 3-4 settimane
- Gruppi composti da 10 a 15 bambini/e di età omogenea 4-8 anni, con i loro genitori + 2 facilitatori
- Tematiche: riconoscere e gestire le emozioni / corporeità / inizio e fine vita
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