Da tempo, i giovani del Movimento dei Focolari chiedevano di potersi formare nell’ambito dell’affettività e della sessualità. Oggi è in preparazione il percorso Up2Me dedicato specificamente a loro.
“La società trasmette loro molti messaggi, anche con motivazioni convincenti, che spesso sono totalmente contrapposti al loro stile di vita, e sentono quindi l’esigenza di strumenti che li aiutino a fare scelte libere, coscienti, e a saperle motivare ai loro amici”, riassume Valentina Raparelli, referente referente per il centro internazionale giovanile del Movimento dei Focolari del nuovo programma Up2Me che sarà dedicato agli over 18.

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Il Centro già da tempo si interrogava sull’opportunità di affrontare più sistematicamente questi aspetti anche con giovani che magari non avevano avuto l’opportunità di affrontarli seriamente in precedenza, o anche con chi aveva già iniziato un percorso in tal senso in Up2Me e, crescendo, vorrebbe continuarlo con metodi e tematiche riguardanti l’età giovanile. In questo campo, i giovani “si arrangiano” un po’ come possono. “In alcuni Paesi, il Movimento può avvalersi di esperti che possono condurre momenti di formazione un po’ più approfonditi, ma in altri no… e quindi è tutto un po’ affidato alla buona volontà dei formatori locali, che spesso sono preparati nel campo spirituale ma non tanto in questo.” osserva Valentina. Poi, nel 2019 si è realizzata un’Assemblea dei Giovani di tutto il Movimento, a partecipazione mondiale, nel corso della quale “si è messa nero su bianco la necessità di affrontare queste tematiche e di esservi formati”.

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Una precisa richiesta, quindi, recepita dai centri internazionali giovanili dei Focolari che, con l’aiuto dei centri internazionali per le famiglie e per il mondo ecclesiale, ha costituito un team internazionale in grado di mettere a punto i contenuti di un programma formativo sperimentale di base.

Subito è apparsa ineludibile la necessità di ascoltare i giovani, per capire di cosa sentissero davvero il bisogno, per partire da quello, e non da “ciò che noi adulti pensiamo che serva loro”. Ci si è presi oltre un anno per farlo, prima attraverso l’invio di un questionario, a tutti i giovani appartenenti al Movimento nel mondo e ai loro animatori, poi attraverso l’utilizzo di focus group: gruppi di confronto e dialogo, strutturato, creati appositamente per la raccolta del fabbisogno formativo.

Sono stati creati gruppi eterogenei e rappresentativi delle varie aree geografiche e culturali e di un’età compresa fra i 18 e i 30 anni. Massimo una decina di persone, con la presenza di due adulti solo per coordinare il dialogo e raccogliere le informazioni, senza interferire nei contenuti delle discussioni. “Si partiva da frasi provocatorie, per stimolare l’espressione delle loro opinioni”, spiega Valentina. “Per esempio: Il Movimento dei Focolari si è fermato nel tempo riguardo a quello che propone per vivere la sessualità. Che ne pensate?”. Il lavoro d’indagine, tra questionari e focus group, ha raccolto apporti di oltre 1.600 persone. Dai risultati di questa indagine sono emerse le linee guida fondamentali per poter preparare i futuri moduli di Up2Me Giovani. Da parte dei giovani, la cosa che è stata più apprezzata è stata l’ascolto incondizionato. “Non avevamo mai parlato così liberamente di queste cose – ci dicevano – e questo desideravamo, questo essere interpellati e ascoltati senza essere giudicati”.

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Completata questa fase di “raccolta del fabbisogno formativo” e la conformazione del team di esperti che elaborerà i contenuti, esperti segnalati spesso dai giovani nei questionari, si sta iniziando ora a progettare i primi moduli per la realizzazione di esperienze pilota; in queste, partendo dalla visione antropologica della persona-relazione tipica di Up2Me, si cercherà di affrontare alcune delle tematiche proposte dai giovani, per offrire loro uno spazio di confronto aperto e accogliente, ma anche degli strumenti utili per potersi formare una coscienza critica e poter affrontare le loro scelte con maggiore consapevolezza.

Questi moduli saranno pronti per la fine dell’anno, e nel 2023 cominceranno alcune esperienze pilota in tre o quattro luoghi nel mondo. Si pensa all’Italia, all’Argentina, forse a due gruppi in Asia e in Africa, per cominciare. Si formeranno delle équipe locali che accompagneranno il percorso e si lascerà libertà di personalizzarlo in base alla cultura locale, anche per sperimentare e trovare la soluzione migliore in ciascun caso.

Tra gli argomenti più richiesti dai giovani troviamo alcuni hot topics come l’omosessualità, i rapporti prematrimoniali, la convivenza etc. e per trattarli si partirà dalla scoperta del proprio io e della propria identità.

“Vorremmo creare un corpus di materiale snello e poi, come passo successivo, favorire la creazione di commissioni per aree territoriali che possano inculturare quell’idea. In questo modo, magari, lo stesso tema sull’omosessualità potrà essere trattato in modo completamente diverso in estremo Oriente, in America Latina o in Africa, sempre però all’interno di alcune linee antropologiche generali condivise e tipiche di Up2Me”.